A Lione, la seta, che ha reso la città ricca e famosa, è un’arte sempre viva e vivace. Ma il prezioso filo è appannaggio un po’ di tutta la regione. A Saint Etienne, nell’ Isère e nell’Ardèche, la seta è di casa.
Si tratta di raccontare il passato e di esprimersi sul futuro del più scintillante dei tessuti. Nata sotto Luigi XI, è sotto Francesco 1° che inizia la bella storia della seta lionese, con la creazione della prima manifattura di seta a Lione.
Questa industria, legata alla vita povera degli operai e insieme alla ricchezza, è rimasta a lungo appannaggio della città, punto di incontro ideale per il commercio dei bozzoli allevati in Ardèche e in tutto il sud del Rhône-Alpes.
Il Muro dei Canuts, un affresco di 1 200 metri quadrati, dipinto a trompe-l’œil, nel quartiere della Croix Rousse; dimostrazioni di tessitura nell’atelier « Soierie Vivante »; il conservatorio delle arti della seta e la sua eccezionale collezione di telai nella Maison des Canuts e i Musei di Lione nei quali la seta è ben presente.
Il Museo Gadagne nel Vieux Lyon, che dedica due sale alla storia della seta a Lione, e il Museo dei Tessuti e delle Arti decorative, l’unico al mondo a proporre 4 500 anni di storia del tessile, dai tessuti copti ai nostri giorni.
Da ricordare che altri utilizzi di questo filo naturale si declinano nella confezione di tessuti scientifici di alta tecnologia, in particolare per la chirurgia.
In fatto di shopping, l’offerta è conseguente, con outlet come quello della Maison Bouton-Renaud, rue Royale, il mercato permanente delle seta lionese nella boutique Bianchini-Férier dove si possono acquistare broccati, mussole, velluti operati, seterie in oro e argento.
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